“Montesilvano Oggi”Inserto settimanale de “Il Centro”
I maestri dei trenini svelano la città del ’60
L’associazione dei ferrovieri Acaf e la passione per
stazioni e locomotive: «Ecco le miniature per custodire la nostra
storia»
MONTESILVANO. Nella pancia della stazione un gruppo
di ferrovieri in pensione si danna l’anima per custodire la storia
delle rotaie di Montesilvano, grande opera che un secolo fa ha
cambiato la città. Sono i maestri dei trenini dell’Acaf,
l’associazione culturale amatori delle ferrovie nata il 13 settembre
2002 e guidata dall’ultimo capostazione Antonio Schiavone, che
gestisce il Museo del treno. «Qui si custodisce la Montesilvano
scomparsa», racconta Renzo Gallerati, ex sindaco Pd tra i soci
fondatori dell’Acaf e storico delle ferrovie. Tra le miniature in
mostra c’è l’area della stazione negli anni Sessanta: «All’epoca la
piazza si chiamava piazza Regina Margherita e non piazza Beni come
oggi», ricorda Gallerati, «tanti bambini sono cresciuti intorno alla
stazione e pensare che fino al 19 giugno 1963 la piazza era
attraversata anche dal trenino ex Fea senza passaggio a livello. Al
posto dei capannoni Liquigas in viale Europa, dove si metteva il gas
nelle bombole, ci sono i palazzi», indica Gallerati, «l’unica cosa
rimasta in piedi è il casello dell’ex Fea in via Michetti». Per
combinazione, è un’area abbandonato in pieno centro.
Un’altra parte di Montesilvano che non c’è più la
svela Antonello Lato, ex ingegnere della Pirelli appassionato di
modellismo: è la ferrovia che incrocia viale Abruzzo. Dino Di
Nicola, un passato da primo tecnico di manovra, ha ricostruito il
vecchio casello ex Fea di Ranalli in via Vestina: ora lì c’è un
asilo.
Montesilvano è una graziosa cittadina posta a Nord di Pescara.
Nell’ultimo trentennio
ha assunto una fisionomia sempre più turistica grazie alla presenza
di un bel litorale
affacciato sul Mar Adriatico ed ad un’organizzazione alberghiera di
prim’ordine.
Tant’è che essa è altresì sede prescelta di innumerevoli e frequenti
congressi medici e scientifici.
A questo
meritato successo contribuiscono gli ottimi collegamenti sia
ferroviari con la linea Bari-Ancona,
nonché con l’adiacente autostrada Adriatica e nondimeno con il
vicino aeroporto di Pescara.
Ma la
frequentata stazione balneare ha anche un’altra interessante
particolarità specialmente
per gli appassionati del mondo ferroviario: il Museo del Treno. Esso
è nato una decina di anni fa
per il forte desiderio di un gruppo di appassionati con
l’indispensabile e costante patrocinio
delle autorità territoriali.
Alla realizzazione del sogno dei soci della ACAF (Associazione
Culturale Amici Ferrovie),
non ha potuto essere estranea la disponibilità degli Enti FS,
Trenitalia e RFI per l’utilizzo
delle aree esterne ed interne della stazione ferroviaria, sedi delle
esposizioni museali.
Infatti
un particolare fondamentale che non ho ancora riferito, è quello che
il Museo utilizza
il dismesso scalo merci della stazione di Montesilvano per il
parcheggio dei veicoli;
ed un ampio locale sottoposto al FV per la mostra permanente
modellistica nonché sede dell’Associazione.
Tale edificio ha avuto una ricostruzione che ha comportato un innalzamento
della quota del ferro
e dello stesso fabbricato, in occasione del riassetto di tutta l’area
grazie ai grandi lavori che portarono
alla creazione dei nuovi impianti ferroviari della vicina Pescara.
In questa guisa è stata ricavata la sede
sociale dell’ACAF, realizzando quello che potrebbe essere il sogno
di ogni Club ferroviario:
avere la sede in una stazione, dove poter discutere e lavorare
ascoltando di tanto in tanto,
il piacevole e corroborante frastuono dei treni che passano.
Sono
stato introdotto ed assistito nella visita di questo autentico
gioiellino, da una guida d’eccezione:
il signor (ma oserei dire l’amico) Dino Di Nicola; uno, ma non
unico, motore di questo dinamico
ed effervescente sodalizio. Nella sede sociale, non immaginatevi la
presenza di faldoni e scrivanie.
Qui la burocrazia è quasi bandita e sostituita dal grande fervore di
stare insieme per “fare”.
Nella
sede troverete invece vetrine, plastici e diorami con tanti e tanti
modelli che renderanno
imbarazzante la scelta del dove destinare la propria attenzione.
Non manca il diorama con elettromotrice a tema, della dismessa stazione
della ferrovia per Penne
(già ammirato peraltro ad Avezzano 2011) ed a cui l’ACAF si è fatta
promotrice di dedicare
l’edizione di un ponderoso libro di successo. La sala è arricchita
altresì da numerosi oggetti
e documenti di origine ferroviaria.
Ovviamente il piatto forte del Museo è offerto dalla parata dei
rotabili ospitati, come detto, ai lati della ribalta dell’ormai
dismesso scalo merci. La visita è introdotta da un monumento
scultoreo dedicato ai caduti sul lavoro, realizzato con oggetti
ferroviari riciclati e riutilizzati con gusto e senso artistico.
Quindi si supera la sbarra di un passaggio a livello che delimita
idealmente la galleria dei veicoli come pure con la seconda sbarra
posta in fondo, se ne definisce la conclusione. L’impianto proviene
dalla località “Fontanelle” della linea Pescara-Sulmona.
Scorcio
del Plastico sociale con la piccola stazione di "Montechiaro".
Il
vecchio scalo della stazione di Montesilvano adibito al ricovero dei
rotabili del Museo.
Il
singolare monumento che l'ACAF ha voluto dedicare alle "vittime
della rotaia".
All’ingresso del percorso, sulla destra, è in sosta la loco tender
940.052 classe 1924,
prodotta a Milano nelle Officine Meccaniche (foto del testo). Concluse la
sua carriera
sul finire degli anni ’70, sulle impervie linee abruzzesi.
Segue una serie di quattro carri tipo F di costruttori vari. Essi,
restaurati con cura per la parte esterna,
ospitano all’interno ora la sala video utilizzata durante le
frequenti visite scolastiche e collettive in genere,
per fornire informazioni propedeutiche alla visita; ora una serie di
interessanti oggetti di cultura ferroviaria.
Oggetti
di cultura ferroviaria ospitati all'interno dei carri.
Dei
quattro, uno in particolare si fa notare per la sua singolarità.
E’ infatti privo di freni sostituiti per così dire, dalla garitta
del frenatore; e con i respingenti a bovolo.
Questi elementi lo farebbero datare negli anni precedenti alla
seconda guerra mondiale e pertanto
di certo utilizzato per i viaggi senza ritorno che trasferirono
tanti sventurati verso i lager nazisti.
Uno di questi carri ospita una singolare postazione che ricostruisce
il posto di condotta di un locomotore E 636.
E’ altresì possibile, con l’ausilio di opportuno e sincrono video,
simularne la guida.
Ciò è molto apprezzato dai visitatori, specialmente quelli più
piccoli.
Il
simulatore di guida di un locomotore E 636 ricostruito all'interno
di un carro.
Non
mancano due bagagliai-postali in lamiera (Foto 9). Il primo accoglie
una minuta
ricostruzione dell’attività che vi si svolgeva quando espletava il
suo quotidiano ed umile
lavoro in coda a treni più o meno veloci, nella raccolta e nello
smistamento della corrispondenza.
Vi si possono ammirare il posto di lavoro del corriere postale con
il caratteristico scaffale
“ad alveare”, varie divise, una stufa per riscaldare le fredde notti
invernali e il cosiddetto
“luogo di decenza alla turca”.
Il
secondo bagagliaio-postale è invece utilizzato per le riunioni
sociali del sodalizio con
opportuna attrezzatura che consente altresì di preparare piccoli
ristori frugali o un caffettino volante.
Alla
fine dell’itinerario fa bella mostra un automotore da manovra, il
Badoni 245.001 del 1964,
di recente acquisizione e restauro, davvero in ottime condizioni
tant’è che l’immaginazione
porta a pensare che possa da un momento all’altro partire con il suo
caratteristico brontolio di motore diesel.
Bagagliaio-postale utilizzato per le riunioni sociali.
Interno
del diesel Badoni D 245.001 risalente al 1964.
In
un’area recintata e per il momento non visitabile, sostano due
relativamente moderni,
vagoni postali a carrelli. La mia illustre guida mi spiega che essi
sono arrivati da non molto
e che attendono una bonifica ed un restauro, prima di poterli
inserire nella visita.
Questi interventi siamo certi che in un futuro prossimo non
mancheranno,
considerando l’entusiasmo e l’amore per le ferrovie, che animano i
soci ACAF.
Anche i
dispositivi di segnalamento sono significativamente rappresentati.
Del passaggio a livello già abbiamo detto. Da aggiungere una colonna
idraulica
per l’alimentazione idrica delle locomotive proveniente dalla
stazione di Cansano (AQ)
ed un segnale ad ala dalla stazione di Carovilli (IS).
Attualmente la Presidenza dell’ACAF è affidata all’ing. Antonello
Lato.
Ogni anno, il primo week-end di settembre, essa si cura di
organizzare una Mostra modellistica
e concomitante borsa scambio, presso un rinomato hotel sul lungomare
di Montesilvano.
Il sito
è visitabile la domenica mattina oppure il lunedì pomeriggio.
Una
simpatica iniziativa dell'ACAF: rilascio di biglietti personalizzati
ai visitatori!
Quelli
in figura sono stati donati al Presidente del Clamfer Antonio
Gamboni
in occasione della sua visita nell'agosto 2012.
Museo del treno gli appuntamenti
da
il Centro - 14 febbraio 2013 — pagina 21 sezione: Nazionale
Un
2013 ricco di appuntamenti per l'Associazione Culturale Amatori Ferrovie (Acaf)
- Museo del treno di Montesilvano. Nell'annunciare il rinnovamento dei propri
organismi ha anticipato una serie di incontri che si susseguiranno nel corso
dell'anno. A cominciare dalla partecipazione alla rassegna interregionale di
ferromodellismo, in programma ad aprile a Lanciano in occasione del centenario
della Ferrovia Sangritana, per poi passare alle celebrazioni del 150°
dell'inaugurazione del tronco "Ancona-Castellamare Adriatico" della ferrovia
adriatica e del 50° della cessazione della ferrovia "Pescara-Penne", previste
a maggio. Tra gli impegni anche l'apertura della scuola di modellismo
ferroviario a bordo di una storica vettura ex postale, la ricostruzione della
tettoia-auditorium oggetto nel 1943 di incursioni aeree e l'arredo di un
vagone del 1929, destinato all'esposizione permanente di uniformi d'epoca
delle Fs. È prevista per il mese di settembre, invece, la promozione
dell'ottava edizione della "borsa-scambio" di ferromodellismo. Quanto al
rinnovo degli organismi, l'associazione ha confermato Antonio Schiavone come
presidente e Antonello Lato come direttore museale. Confermati anche i
revisori dei conti Dario Recubini e Salvatore Di Fazio e il consulente
storico-amministrativo e responsabile delle pubbliche relazioni, Renzo
Gallerati. Il consiglio direttivo è invece composto dai soci Fiorentino Pilla,
Angelo Primiterra, Domenico De Pietro, Dino Di Nicola e Nicolino Di Pietro.
(a.l.)
27 gennaio 2013,
i "Giovani Democratici" d'Abruzzo si danno appuntamento
al Museo del Treno di Montesilvano per celebrare la "Giornata della Memoria".
Interessante e profonda riflessione pubblica, quella tenuta oggi dai "Giovani
Democratici" abruzzesi, all'interno del vagone "video-mediateca" del Museo del
Treno.
In uno degli storici carri FS serie "F 1925", della stessa serie
utilizzata per i trasporti di deportati ai campi di sterminio, durante i fatti
dell'Olocausto dal 1943 al 1945.
Per l'Acaf, l'introduzione all'incontro è stata tenuta da Renzo Gallerati.
Per il Consiglio Regionale era presente la Consigliera Marinella Sclocco e per
quello Provinciale il Consigliere Antonio Castricone.
L'attentissima platea è stata anche salutata dalla presenza del Senatore
Giovanni Legnini e dei Deputati Vittoria D'Incecco e Paola Concia.
Per il Comune di Montesilvano erano presenti il Sindaco Di Mattia, gli Assessori
Fidanza, D'Ignazio e Chiulli con i Consiglieri Pavone, Di Francesco e Scorrano.
Venerdì 25 Gennaio
2013 19:50 | Scritto da Andrea Longoverde
Saranno lezioni molto particolari e suggestive quelle che
andranno in scena sabato 26 Gennaio 2013 dalle ore 09.00 in occasione degli
eventi legati alla Giornata della Memoria.
Gli studenti della seconda media dell’Istituto Comprensivo
“Delfico” avranno infatti la possibilità di ascoltare nozioni di storia di fine
novecento, con le due guerre mondiali e la tragedia dell’Olacausto sotto la
lente d’ingrandimento, a bordo del vagone delle deportazioni situato presso il
Museo del Treno – Stazione Ferroviaria di Montesilvano. Le lezioni a cura del
docente di storia della classe, saranno inaugurate dal saluto di Stefania Di
Nicola, Assessore alla Cultura di Montesilvano e verranno introdotte dal
Direttore de "Il Giornale di Montesilvano", Angela Curatolo e dallo storico del
“Museo del Treno” Renzo Gallerati.
"L'oblio non può
sopraffare il dovere della memoria per questa, come per altre tristi,
innumerevoli morti cagionate su diversi teatri bellici europei ed oltre, nel
Novecento. Il concentramento e l'internamento di Ebrei, antifascisti, Testimoni
di Geova, omosessuali, Militari italiani non aderenti alla R.S.I., partigiani,
prigionieri di guerra (utilizzati anche per lavori forzati), Sacerdoti,
religiosi e Cristiani scomodi, appartenenti ad etnia zingara e persino membri
alla Casa Regnante italiana (Mafalda di Savoia), avveniva mediante l'utilizzo
dei tristemente noti TRENI "tradotta"."
"Convogli con
trazione a vapore scortati dalle SS naziste o da truppe tedesche dell'esercito
regolare, destinati, col loro "carico di Morte" ai campi polacchi e tedeschi di
sterminio. Un viaggio interminabile, disumano ed antigienico, per ignari
passeggeri stivati in vagoni, normalmente utilizzati per trasporto merci e
bestiame di grossa taglia."
L'Amministrazione
Comunale di Montesilvano nel 2003, in presenza di un cantiere FS operativo
presso gli impianti ferroviari di scalo cittadino, impedì la demolizione di 4
vagoni risalenti a quell'indimenticabile periodo. Ponendo, di fatto, le premesse
per la realizzazione di un museo ferroviario in loco.
All'Associazione
Culturale Amatori Ferrovie di Montesilvano, sorta nel 2002, il conseguente
compito di gestire questo sito di storia ferroviaria; necessariamente ancorato
al passato delle genti e traffici relazionali di quel periodo.
Montesilvano
dispone, da allora, anche di quattro vagoni del tipo FS "F1925" a doghe in legno
(proprio quelli del titpo requisiti per le deportazioni), con e senza garitta
del frenatore.
Uno di questi, per
opera di bravi soci e tecnici Acaf, è stato riconvertito a "vagone sala
video-mediateca".
MONTESILVANO.
Dopo la polemica del consigliere del Movimento 5 stelle Manuel Anelli nei
confronti dell'amministrazione, accusata di fare regali ad amici, puntuali
arrivano i commenti di due dei personaggi citati dall'esponente della
minoranza. Si tratta dell'ex primo cittadino, Renzo Gallerati e del
presidente dell'associazione "Il popolo di Montesilvano", Lorenzo Silli.
«L’ex sindaco potrebbe trovare strade alternative per autofinanziare
questa associazione invece di chiedere al Comune», attaccava Anelli in
riferimento allo stretto rapporto tra Gallerati e l'associazione Acaf, che
ha suggerito alla giunta l'acquisto di 35 copie del volume "Abruzzo 50
anni fa". «Apprezzo sempre il lavoro critico dei giovani, soprattutto
quelli che in politica si impegnano nelle assemblee elettive», commenta
Gallerati. «È certo però che da un giovane come Anelli che si era
candidato a sindaco, quindi alla guida della città che io conosco bene, mi
aspetto rilievi di carattere più contenutistico». Quanto all'Acaf «non
devo essere io a dare risposta ma gli posso dare un suggerimento ovvero
quello di visitare il sito per scoprire il numero di accessi alla pagina,
raggiunto in 3/4 anni, o chiedere in biglietteria il numero dei visitatori
del museo del treno, senza considerare le scolaresche». Infine Gallerati
invita Anelli ad un incontro durante il quale «esporrò al consigliere le
questione vere che interessano la vita della città».
Ad intervenire
sul progetto ideato da "Il popolo di Montesilvano" dal nome "Nulla è
impossibile" è lo stesso presidente, ed ex consigliere comunale, Lorenzo
Silli. «La voglia di realizzare un articolo e iniziare l'anno nuovo con un
comunicato è stata troppo forte per chiedere informazioni e chiarimenti
agli interessati, evitando inutili supposizioni nei confronti della nostra
associazione», commenta. Dopo aver ricordato che i 4.500 euro sono stati
stanziati dall'amministrazione «per mettere a disposizione della
cittadinanza un mezzo attrezzato per disabili che funga da radio taxi», e
per l'organizzazione di un concerto di beneficenza tenuto da musicisti non
vedenti, Silli sottolinea che la sua associazione «non ha mai preso
soldi». L'ex esponente della maggioranza conclude con una provocazione:
«Siamo disposti a ritirare la nostra proposta e a dare spazio a chi vorrà
realizzare questo progetto», primo fra tutti lo stesso Anelli. (a.l.
"Ha ragione il
cons. Anelli a porsi la domanda. La risposta l'avrebbe avuta direttamente
se avesse partecipato alla presentazione (la locandina era affissa in
Municipio) del volume stesso, in data 18 dicembre, presso la sala
polivalente del Palabaldoni". Dopo l'attacco del consigliere M5S al Museo
del Treno, unico in città, gratuito, Gallerati, interpellato dal Giornale
di Montesilvano, precisa,"l'Acaf
ed il Museo del Treno, per quanto volontaristicamente operano in sede, mai
a scopo lucrativo."
In un comunicato infuocato il rappresentante consiliare del
M5S attacca la maggioranza criticando l'acquisto di un libro, Abruzzo 50
anni fa. "1.600€ sono destinati al museo del Treno, gestita da questa
associazione che ne ha richiesto le 35 copie mentre il museo del treno apre
solamente 4 ore alla settimana, la domenica e il lunedì. Poco tempo per
tanti libri. Scarsamente fruibile. Non ci sembra proprio il caso di
investirli in questa maniera"
Treni
storici che ricordano anni molto più difficili e complessi di quelli che
l'Italia sta vivendo, in cui mancava il cibo, si rischiava la vita per
l'appartenenza religiosa, sessuale, anni in cui non era permesso a tutti di
studiare, sapere, conoscere, riunirsi, vivere progettare. I Musei raccolgono
le testimonianze del passato per invitare un popolo a migliorare, per
costruire la propria identità, fatta di piccole cose, momenti duri,
inconscio collettivo.
A Montesilvano il Museo del treno è l'unica realtà che
testimonia il passato di una città in crescita, desiderosa di compatezza e
evoluzione, attraverso il mezzo che rivoluzionò il mondo, generando nuovi
sogni, speranze, l'inizio di una opportunità.
Gli esperimenti culturali di successo a Montesilvano, può
accadere che vengono fraintesi anche dai più giovani, si può rimediare,
approfondendone la conoscenza per
capire l'importanza di un progetto. L'Acaf, come più volte affermato, è
presente per coinvolgere chiunque ha desiderio di partecipare con la propria
presenza ad un viaggio nel passato attraverso gli oggetti, le locomotive, i
diorama, i filmati, le spiegazioni e i racconti sentiti dei volontari.
Il Museo del Treno ha voluto festeggiare il 18 dicembre 2012
i suoi faticosi 10 anni, fatti di silente lavoro dai volontari dell'Acaf che
ha portato alla radicata realtà del primo museo cittadino.
E l'Acaf Montesilvano ha tenuto a sottolineare
all'amministrazione, come spiega il referente culturale Renzo
Gallerati, "gratuitamente accessibile della città e da sempre sostenuto
dalla sua civica amministrazione, sottolineavano ai media ed al pubblico
presente (qualificato per le personalità intervenute e l'attentissima
platea) i primi dieci anni del sodalizio "Associazione Culturale Amatori
Ferrovie"; appunto facendo presentare all'autore della pubblicazione il suo
"Abruzzo 50 anni fa"."
Un libro
importante altrettanto scritto e edito con sacrificio e dedizione nel corso
degli anni da
un amatore di un mezzo che ha rivoluzionato il mondo e anche l'Abruzzo, Cesa
De Marchi.
Gallerati, sindaco emerito di Montesilvano, aggiunge "Credo
che l'Assessorato destini rimanenti copie ordinate ai giacimenti culturali
cittadini. Credo anche che la risposta non spetti a me,
ma ad esponenti della Giunta (Fidanza-Di Nicola), intervenuti alla
manifestazione per ringraziare l'Acaf ed il Museo del Treno; per quanto
volontaristicamente operano in sede, mai a scopo lucrativo."
Ci sono ambiti cittadini che dovrebbero rimanere fuori da
bagarre e polemiche accese dalle fazioni politiche, specialmente in una
città come Montesilvano che con fatica riesce a creare luoghi franchi
dedicati alla storia.
I luoghi della cultura potrebbero sopravvivere a tutto e sono
di tutti, è sarebbe opportuno difenderli.
Macchinisti,
ferrovieri, autisti, "eroi oscuri di cui la storia non parlerà mai"
L'autore di "L'Abruzzo 50 anni fa", Renato Cesa De Marchi, ha ilustrato un
viaggio attraverso la storia delle ferrovie della regione, i suoi gloriosi
lavoratori e le loro manovre acrobatiche pronti atutto pur di arrivare in
orario a destinazione. Euesta mattina alla Sala Di Giacomo, la
presentaizone del libro, un intermezzo musicale, suonato dall'autore e da
Renzo Gallerati, ha concluso l'incontro.
I volti non più giovanili ed emozionati di "maestri"
(venivano così chiamati i macchinisti FS ai tempi vapore) come Ennio
Caporrelli e Mario Cocciadiferro, che furono assunti come "allievi
fuochisti" nell'immediato dopoguerra, hanno accompagnato l'evento di
stamattina presso la sala polifunzionale "Carlo Di Giacomo" al "Palabaldoni".L'occasione
era quella propizia per sottolineare l'impegno decennale dell'Associazione
Culturale Amatori Ferrovie, dall'origine presieduta dall'ultimo Capostazione
"titolare" di Montesilvano Antonio Schiavone.La stessa Acaf, successivamente
chiamata a realizzare e gestire il "Museo del Treno", diretto dall'Ing.Antonello
Lato.
La presentazione di un volume di 200 pagine e dvd, con in
copertina la locomotiva (oggi pezzo forte del museo ferroviario cittadino)
FS (ex SFB) del gruppo 940.052. Una delle "arrampicatrici"- anno 1924- degli
Appennini con residenza e deposito a Sulmona fino a fine anni '70. Un lavoro
di ricca pubblicazione di immagini e riprese oroginali, rimasterizzate e con
il sonoro tipico della trazione a vapore, ma anche delle automotrici
Fiat/Breda Aln 556, più note come le "littorine" d'anteguerra.
Un
vero scrigno di un passato, alquanto recente, che consegna ai più giovani
"ritratti" della mobilità su ferro abruzzese (dipendente dall'allora
Compartimento di Ancona) e che regala loro un'immersione visiva nelle zone
ancora non urbanizzate (viste dal treno) e quelle pedemontane e montane,
dalla costa verso Roma, da Sulmona e Avezzano nelle zone brulle e già
candidate allo spopolamento (viaqggi del 1964-1965-1966). Si lambiscono i
paesi e città delle Valli Subequana fino a Rieti-Terni, attraverso L'Aquila;
dell'alta Valle Peligna, verso le pendici della Maiella fino a Castel di
Sangro; da Avezzano fino a Roccasecca, via Sora, nei viadotti e gallerie
arditi della Valle del Liri.
Sono i convogli della buona e non sempre benestante gente
d'Abruzzo, che viaggiava in III e in II classe; in vetture con sedili di
legno. Sono le lente e brevi tradotte merci, che in certi periodi dell'anno
potevano divenire i faticosi treni della "campagna barbabietole" o della
"transumanza" di ovini verso la Puglia.
Con scompartimenti riscaldati anche a vapore, per accogliere
i tristi emigranti, operai, militari di leva,
pendolari e massaie alla volta di fiere e mercati. Sempre in compagnia di
ferrovieri, loro guide ed assistenti, durante un loro tratto, del ben più
lungo viaggio della vita. Sono forse anche queste le allusioni che Fiorella
Mannoia canta nella famosa "I treni a vapore".
Erano tempi in cui i Capistazione, Capitreno, Capigestione,
Assuntori, Casellanti, Personale di Macchina, Operai d'officina, Pulitori,
Messaggeri Postali convivevano ancora con il vecchio retaggio fascista dei
"treni in orario"; anche se con mezzi ereditati da quella triste e cruenta
stagione, quasi sempre destinati a linee interne e minori.
Ma la loro professionalità era totalmente evoluta e ancor più
umanizzata, rispetto a quel difficile periodo storico precedente.
L'Ingegnere Renato
Cesa De Marchi (peraltro bravo violista), autore di questa ennesima fatica
editoriale, ha stamane voluto regalare per immagimi e suoni tutto questo
mondo scomparso. E'quanto hanno voluto sottolineare gli ospiti presenti
all'incontro, con interventi moderati dal bravo Dario Recubini, come gli
Assessori comunali Enzo Fidanza e Stefania Di Nicola, il
Sindaco-Capostazione di Pineto Luciano Monticelli e l'Ingegnere Piero
Muscolino, presidente della Federazione Italiana Modellisti Ferroviari (FIMF)ed
autore di larga bibliografia ferroviaria.
L'esecuzione dello stesso Cesa De Marchi (viola) e Renzo
Gallerati (pianoforte) del celebre "Intermezzo" di Cavalleria Rusticana,
hanno alla fine impreziosito la manifestazione.
Mercoledì 06 Giugno 2012 08:44 | Scritto da
Renzo Gallerati.
Foto del giorno:
Al Museo del treno, in attesa della copertura in legno, per un auditorium
Comunale di 250 posti, arrosticini express dal binario tre
Nella foto il neo consigliere Feliciano D'Ignazio, tre
simpatici soci Acaf, tra cui Dino alle macchine, e il Dott.Rosario Cutellè,
già Dirigente Compartimenale della Polizia Ferroviaria
Non si illudano gli amanti della trazione vaporistica, il
fumo che si eléva dalle parti della locomotiva museale di Montesilvano è
solo quello della griglia!
Il carbone che lo genera è occorso per cuocere ottimi
arrosticini di carne ovina, della migliore tradizione abruzzese.
In una serata, meteorologicamente incerta, più che certo è
stato l'arrivo degli ospiti sul carro storico "Dm 99", destinato a sala
convegni.
Graditissime le partecipazioni del Dott.Rosario Cutellè, già
Dirigente Compartimenale della Polizia Ferroviaria, dei neo eletti al
Consiglio Comunale di Montesilvano, Avv.Feliciano D'Ignazio, Avv.Adriano
Chiulli e Prof. G.Massimiliano Pavone, del Dott.Dario Recubini dell'Ufficio
Stampa del Gruppo FS a Pescara, del Consigliere Comunale di Città S.Angelo
Rocco Secone, della Dr.ssa Angela Curatolo, direttore de "Il Giornale di
Montesilvano" on line; il Cav. Dante Pierdomenico, noto pasticciere locale,
ed i soci di Acaf hanno fatto il resto...
Moscufo. Mediateca in visita al Museo del Treno di Montesilvano
Venerdì 18 Maggio 2012 13:13 | Scritto da
Angela Curatolo
Un
allegro gruppo di ragazzi, dai 7 ai 10 anni, insieme alle accompagnatrici
Pina e Annalisa, hanno visitato il Museo del treno, presso la stazione di
Montesilvano dell'ACAF. Anche l'assessore Massimo Di Domenico ha colto
l'occasione per una sbirciatina alle carrozze d'epoca.
I ragazzi di Moscufo hanno mostrato entusiasmo nel girare le
carrozze museali e hanno apprezzato i due video, patrimonio della cineteca,
commentati dal consulente storico del museo Renzo Gallerati.
Il primo sulla storia del trasporto ferroviario nostrano,
Pescara, Montesivano, Moscufo, Penne e altre località. Un video emozionante
che ha ripercorso le tappe del trenino elettrico, efficace trasporto
inaugurato nei primi anni del '900. Una foto ricordo del territorio e del
popolo, un "come eravamo".
Le comunicazioni e il treno in particolare hanno cambiato il
modo di vivere di un territorio, la qualità di vita degli abitanti,
dall'agevolazione degli spostamenti, l'incremento delle aree commerciali. La
ferrovia fu un manna dal cielo che migliorò la vita di molti Comuni.
Disegni dei ragazzi della mediateca di Moscufo
I piccoli e, forse, anche molti adulti danno per scontato
servizi di oggi, in passato la vita era molto più dura e senza tante
possibilità. Il treno ha fornito l'occasione di viaggiare, comunicare e
spostare le merci con molta più facilità.
Gallerati, neo diplomato in musica, con una tesi sugli Inni,
ha sottolineato l'enfasi, ai giovani avventori, delle armonie che
accompagnavano gli eventi, riportati nei filmati d'epoca, invitandoli a
osservare le diversità di un mondo così lontano e pur così vicino.
Nel documentario
viene ricordata la scomparsa di un ferroviere pescarese nel 1944 durante un
borbardamento alla galleria di Colletuccio, dove persero la vita molti
passeggeri. "I ferrovieri durante la seconda guerra mondiale - ha
sottolineato Gallerati - sono quelli che hanno pagato di più con la vita, i
più esposti a episodi del genere, perchè sempre in viaggio". L'altro
documentario più tecnico, ha tracciato i percorsi ferroviari storici e
mappaturali del primo dopoguerra, raccontando la nascita delle Ferrovie
dello Stato, un iter arrivato sino ai giorni nostri.
La merendina dei ragazzi nel vagone.
Vagoni, locomotive, alcune unico modello originale rimasto in
Italia; in una i ragazzi hanno consumato la propria merendina, un'altra
accoglie una sezione dedicata ai diorama della vecchia stazione di
Montesilvano, Penne, Pescara, costruiti con alberi, piccole case,
particolari, a cura dell'ingegnoso Berardo, per tutti Dino.
Nella
mattinata del 3 maggio 1992, Montesilvano (da poco titolata "Città" col
Decreto Presidenziale Cossiga del 1989) vive un momento di particolare
promozione istituzionale: la cerimonia d'inaugurazione della nuova sede
della Caserma dei Carabinieri e della nuova Stazione delle Ferrovie dello
Stato (allora Ente Pubblico Economico).
Due servizi di primario interesse pubblico, il primo
risalente al 1927 ed al 1863 il secondo. La sede della prima Forza
dell'Ordine a Montesilvano conobbe diverse ubicazioni: in Corso Umberto I
(attuale edificio tra la vecchia e la nuova agenzia Caripe) nei primi
decenni ed in via Vestina dagli anni '60, entrambi concesse in locazione.
La stazione ferroviaria, interessata dai ben più vasti lavori di
sopraelevazione, raddoppio di binario e variante del tracciato storico tra
Silvi-Montesilvano-Pescara Centrale-Pescara Porta Nuova-Francavilla al Mare,
dai primi anni '80 del 1900 viene in realtà attivata il 13 dicembre 1991,
con il passaggio del treno "locale" Ancona-Pescara delle 13,27.
Al coordinamento dell'organizzazione della manifestazione, per la parte di
competenza comunale, il Sindaco Paolo Di Blasio (DC), pro tempore, alla
guida di una Giunta di centrosinistra, delega formalmente il più giovane
Consigliere Comunale in carica, Renzo Gallerati.
Il programma delle cerimonie è rigido ed impeccabile, sotto la supervisione
di Prefettura e vertici militari dell'Arma (allora ancora integrante
l'Esercito Italiano) e quelli aziendali di FS.
Si procede con l'alzabandiera, l'accoglienza dell'Autorità rassegnatrice (il
Ministro della Funzione Pubblica On.Remo Gaspari), Celebrazione della Santa
Messa "al campo"officiata dall'Arcivescovo Antonio Iannucci, discorsi
ufficiali, consegna del Tricolore al Comandante di Stazione dell'epoca, il
Maresciallo Maggiore, Cav.Enzo Orsini.
Il progetto, gli espropri e il reperimento dei fondi dalla
"Legge Botta", a cura del Provveditorato Regionale alle Opere Pubbliche in
L'Aquila (sezione di Pescara), vennero precedentemente attivati dal Sindaco
Massimiliano Pavone (DC) e dalla sua Giunta di centrosinistra.
Subito dopo la conclusione della manifestazione in Caserma,
le Autorità ed il corteo si dirigono a piedi verso la nuova Stazione
Ferroviaria; ad attenderli il Dirigente FS, Ing.Alberto Cialone ed il
Capostazione Titolare Antonio Schiavone.
Nel frattempo, numerosa cittadinanza attendeva l'affollato
treno storico proveniente da Pescara Centrale (in composizione di fine anni
'60) al marciapiede del primo binario di Stazione.
Per la circostanza l'Amministrazione Comunale chiese a Renzo
Gallerati di sovrintendere alla cura della pubblicazione di un opuscolo
rievocativo dal titolo "Montesilvano, andata e ritorno", gratuitamente
distribuito in 1000 copie.
Sulla balconata esterna del Fabbricato Viaggiatori, il discorso ufficiale
del Ministro Gaspari, già Ministro dei Trasporti, conclude la giornata con
le note della Fanfara della Scuola Allievi Carabinieri di Napoli.
Stamane, a venti anni di distanza, Gallerati omaggia la struttura del
Comando Compagnia Carabinieri di Montesilvano di una copia del video,
all'epoca commissionato dal Comune, per condivisa memoria. Dvd che presto
sarà a disposizione della nostra Testata giornalistica.
Montesilvano, incontro con gli
8 candidati sindaco al museo del Treno. Pacati e calmi.
I
candidati Sindaci in posa, al termine del dibattito
I
candidati alla carica di Sindaco della città, per il mandato amministrativo
2012/2017 dibattono al Museo del Treno - sì a portare avanti il progetto di
auditorium, una tettoia ottocentesca tra i vagoni del Museo, nell'atmosfera del
vecchio scalo merci.
Il “salotto” storico-ferroviario, per un civile confronto
tra candidati Sindaci, con lo sfondo della locomotiva
Interessante e
partecipatissimo il dibattito proposto per stamane da Angela Curatolo, direttore
de "Il Giornale di Montesilvano" on line, ai candidati Sindaco di
Montesilvano.Nella insolita ed assolata cornice di un'ex scalo merci, dal 2002
sede dell'unico museo cittadino, i candidati, un folto e composto pubblico di
cittadini, giornalisti e candidati al Consiglio Comunale di tutte le liste a
sostegno dei vari candidati Sindaci, hanno affrontato tematiche di varia natura:
dai temi della mobilità urbana alla qualità della vita, dalla questione
sicurezza urbana ai servizi primari, dalla programmazione territoriale
all'ambiente, dall'infrastrutturazione delle opere pubbliche al riuso di beni
patrimoniali pubblici come (la Riserva naturale dello Stato "S.Filomena", l'ex
"Villa Delfico", l'ex colonia marina "Stella Matutina"), dalle politiche
incentivanti le attività produttive cittadine alla promozioneculturale.
Il numeroso pubblico presente in platea.
Un
"giro" di risposte apposito è stato riservato alla domanda specifica della
giornalista conduttrice Curatolo, sull'opportunità o meno di proseguire
nell'iter di approvazione esecutiva, relativo al progetto di ricostruzione della
"ottocentesca tettoia" (per gli allora scali merci ferroviari), oggi ridisegnata
quale futuribile "auditorium" nel centro, veramente storico, della Città
rivierasca.
La composta cittadinanza attenta al dibattito, fra veicoli
rotabili storici
Tutti
gli intervistati si sono detti consapevoli dell'iniziativa
tecnico-amministrativa ereditata dalla Giunta Municipale uscente, e comunque
pronti a condividerne scopi e più che intuibili motivazioni, prescindendo da
singoli esiti elettorali.
La
delegazione di Acaf-Museo del Treno di Montesilvano ha ieri ricambiato la
visita che il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Sangritana spa
fece giorni fa al sodalizio ferroviario montesilvanese. Con la tipica e
tradizionale ospitalità tutta abruzzese, il Presidente Di Nardo (che si è
persino reso disponibile alla la guida personale del pullmino aziendale per
i relativi trasferimenti), ha accolto la delegazione ospite di FAS spa
composta dall'Ing.Antonello Lato, direttore del Museo del Treno di
Montesilvano, dai soci Acaf Renzo Gallerati (consulente
storico-amministrativo dello stesso Museo), Dino Di Nicola, Fiorentino
Pilla, Sergio Di Clemente, Salvatore Di Fazio e Carlo Borra.
Il tour aziendale,
dopo il ricevimento negli uffici della Presidenza, si svolto con la visita
iniziale delle storiche officine della centenaria ferrovia progettata dall'ullustre
Ing.Besenzanica ed inaugurata il 1° agosto 1912, l'interessantissimo
archivio storico della medesima, per proseguire verso le innovative e più
decentrate infrastrutture manutentive e di ricovero, il sito dellla flotta
autogommata per concludere con la nuova stazione di Lanciano.
Particolarissimo interesse e plauso ha suscitato il video promozionale del
progetto di riconversione, quale futuribile e lungimirante relazione
metrotranviaria, dello storico percorso Crocetta- Lanciano città-San Vito
Città-trasbordo con San Vito RFI- e San Vito Marina. Una più che inelligente
ed ecocompatibile iniziativa di moderna e funzionale relazione su ferro, a
servizio di un rilevante bacino d'utenza (80.000 residenti cui aggiungere i
flussi turistici di riflesso e dal turismo estivo ed otre).
Lo staff presidenziale, anche presente a colazione, sarà probabilmete
chiamato a programmare presto una riunione operativa a scopo culturale, in
vista delle celebrazioni del centenario di questa realta trasportistica
integrata, piena di vere potenzialità.
Acaf-Museo del Treno ed analoga associazione meritoria operante in Molise
saranno all'uopo invitate a fornire sostegno ed esperienze maturate in
argomento.
All'incontro era presente la Presidente di "Italia Nostra" della Provincia
di Chieti.
Con gesto di alta sensibilità, al termine della visita, il Presidente Nardo
ha inteso omaggiare Acaf-Museo del Treno di Montesilvano di un modello di
"Lupetto" FAS spa, in scala 1:87 funzionante, in elegantissima teca di
rappresentanza, che risulta già esposto nella vetrina ferromodellista della
medesima associazione culturale.
La seconda C di Villa Verrocchio, istituto comprensivo, è venuta in vista al
Museo del treno di Montesilvano. L'esperto della storia delle ferrovie
Gallerati ha raccontato l'episodio dell'inaugurazione del tronco Adriatico,
nel 1863, del Re Vittorio Emanuele. E pare che disse, vedendo Castellammare
" Oh che bel sito per una grande città".
In occasione dei 150 anni dalla inaugurazione del Re della ferrovia
Adriatica, percorsa in carrozza reale, si celebrerà il traguardo con
Emanuele Filiberto, attuale erede. L'annuncio di Gallerati, oggi , durante
l'incontro con la seconda C di Villa Verrocchio, escludendo ogni forma di
"partigianeria", evidenziando il dato storico.
I ragazzi hanno potuto ripercorrere attraverso la sequenza di un
documentario il tragitto di quel trenino elettrico, tanto caro agli abitanti
del posto, che passava per molte vie di Montesilvano. Provenendo da
Cappelle, costeggiava per Via Vestina, Villa Carmine, diretto su corso
Umberto, Villa Canonico, per arrivare a Pescara.
Le ferrovie hanno avuto il merito di sviluppare il territorio dei comuni
sulla costa. Giulianova ( Rosburgo), Castellammare, Ortona, Montesilvano,
Francavilla, erano tutte sui colli, con la nascita della Stazione si
allargarono per andare incontro alle esigenze commerciali.
L'ex sindaco di Montesilvano ha tenuto a chiedere ai ragazzi "perchè secondo
voi?" La circolazione delle merci avveniva attaverso la ferrovia ed era
importante essere vicini alla stazione.
In via Roma, c'erano il consorzio agrario e una fabbrica di liquirizia, che
accoglievano le merci dalla stazione per poi smistarle.
Lo sviluppo e la diffusione dei prodotti alimentari nostrani avvenne in quel
periodo, come l'uva nettuno, vitigno stroncato da un infezione. O il famoso
montonico che arrivò persino all'estero.
Questo import e export, a quanto pare, rendeva bene, Gallerati ha riferito
che una famiglia locale con i proventi di un solo anno, fece costruire il
palazzo che si vede entrando alla stazione.
L'ultima corsa di quel treno avvenne nel 1963, il 19 giugno.
In occasione del primo incontro
del movimento La Ves,
Camillo Chiarieri, ha presentato al museo del treno di Montesilvano la storia
delle religioni pagane in Abruzzo, foto, tradizione, spiritualità, tutto
all'interno di un vagone d'epoca, con cui vennero deportati gli ebrei, durante
la seconda guerra mondiale. Domenica 15 aprile altro appuntamento alle ore 17.
L’interno del vagone bagagliaio-posta, con il casellario del “messaggere
postale” ed i sacchi d’epoca.
L'incontro è stato interessante, erano presenti
l'ex sindaco Renzo Gallerati, esperto di storia del museo, Valeriano Oronzo,
opinionista e artista montesilvanese. Gli amici venuti a trovarci, dopo aver
seguito la gustosa conferenza di Chiarieri, sono stati accompagnati a visitare
i vagoni del Museo, entusiasti e curiosi.
Un
visitatore con Dino.
La verità è che nel cuore di Montesilvano c'è una
gemma splendente, curata con amore dai suoi fondatori, Angelo Primiterra che ha
donato vagoni e locomotive al Comune, un regalo inestimabile, Antonio
Schiavone, ultimo capostazione "titolare" a Montesilvano, presidente
dell'associazione Acaf, Salvatore Di Fazio, i volontari Berardo Di Nicola e
Antonio Tortora, insieme all'ingegner Antonello Lato, Fiore Pilla, Domenico De
Pietro, Nicolino Di Pietro, Sergio Di Clemente, Alessio Matricardi, Dario
Recubini, Camillo Di Pasquale, Roberto Paludi, Dino Secondo, Francesco Pompa,
Mario Cocciadiferro ed altri, i protagonisti di questa viaggio in cui non è mai
stata negata la collaborazione tecnico-aziendale del Gruppo FS e le sue società
controllate RFI e Trenitalia.
Angelo Primiterra ha reso disponiblie al Comune
la prima (era sua) locomotiva del museo:la 940.052, costruita nel 1924 dalle
"Officine Meccaniche" di Milano, per l'allora ferrovia concessa
"Società Ferrovie Biellesi", esercente la linea Biella-Santhià;
relazione ferroviaria successivamente riassorbita dalla rete nazionale delle
Ferrovie dello Stato.
Tra gli altri volontari soci acaf non possono essere dimenticati i soci
deceduti, Pierino De Caro, Francesco Di Cintio, Quintino Sportiello.
Uniforme con copricapo rosso da Capostazione
(anni’80).
Oltre a Renzo Gallerati, gli onori di casa nel
Museo, di solito, li fa Berardo (per tutti Dino) Di Nicola, già "capo
tecnico di manovra" di FS a Pescara Centrale. E' lui che ha accompagnato
gli amici venuti per l'incontro La
Ves, sulle Dee in Abruzzo, in una lunga e indimenticabile
visita attraverso il mondo dei trasporti ferroviari.
Prototipo
di modello di locomotiva da manovra italiana (“Badoni”1964).
Vagoni, locomotive, alcune unico modello originale
rimasto in Italia; una accoglie una sezione dedicata ai diorama della vecchia
stazione di Montesilvano, Penne, Pescara, costruiti con alberi, piccole case,
particolari, a cura sempre dell'ingegnoso Dino.
Di questi tempi si è convinti che per
entusiasmare le persone chissà cosa bisogna inventarsi ma non è così. Durante
la visita alcuni giovani erano interessati sul serio, fotografavano,
chiedevano, volevano vedere di più. Non c'è da stupirsi perchè i soci Acaf da
anni cercano in tutto lo stivale materiale, arredamento, vagoni, che rischiano
di andar buttati per aggiustarli e portarli al loro antico splendore.
Il piccolo Monumento “alle vittime della rotaia”
(2009)
Davanti al Museo c'è una scultura fatta con
materiali ricavati dalle locomotive, dedicata alle vittime della rotaia.
L'opera è di Antonio Tortora.
Nel museo si possono trovare arredamenti, antichi
strumenti, divise, di un'Italia che non c'è più, un Paese circondato oggi dalla
tecnologia, perso nella nebbia dell'ignoranza di ciò che ha costruito in
passato.
Una latrina d'epoca all’interno di un
vagone ex babagliaio per treni merci.
Renzo Gallerati sulla porta ingresso
di un bagagliaio per treni merci degli anni’30.
Gallerati ha raccontato il suo mondo da bambino, attratto dalla stazione,
dai suoi strumenti magici, a lui veniva concesso di studiare sulla scrivania
del capostazione, imparare ad usare gli strumenti di comunicazione ferroviaria.
Grazie a questa esperienza, a questa passione, Renzo, insieme ad altri cultori,
ha fondato anni fa l'unico Museo della città.
“istrumento
di Blocco” per Apparato Centrale Elettrico, in uso negli Uffici Movimento di un
tempo.
E' fantastico.
Domenica 15 Aprile, ore 17, La ves vi aspetta, sempre al Museo del
treno per I Briganti: Eroi dimenticati. L’ultimo sogno di
Libertà delle Genti d’Abruzzo a cura di camillo Chiarieri.
Imponente
articolo della rivista Cronaca Vera, dedicato al Museo del treno
di Montesilvano. La storia di un gruppo di amici, tra cui l'ex
Sindaco Renzo Gallerati, che decidono di aprire un Museo
dedicato al fascino della Stazione, silente colonna portante
della città.Angelo Primiterra ha donato vagoni e locomotive al
Comune, un regalo inestimabile, Antonio Schiavone, presidente
dell'associazione Acaf, i volontari Berardo Di Nicola e Antonio
Tortora, insieme all'ingegner Antonello Lato, i protagonisti di
questa viaggio. Finalmente Montesilvano alla ribalta Nazionale
per qualcosa che inorgoglisce i cittadini.
"Venite e Visitare il museo del Treno", il titolo impera nel
paginone centrale, di una delle riviste storiche e famose
d'Italia, Cronaca Vera, dedicato alla Città di Montesilvano.
Diorama delle vecchie stazioni, le locomotive, i vagoni, le
ricostruzioni, il film proiettati, tutto descritto con dovizia
di particolari da Tommaso Vitali Rosati autore dell'articolo.
Gallerati racconta la sua passione sin da piccino per i treni e
la storia delle ferrovie, "la mia casa da ben 6 generazioni
vicino alla ferrovia", amico dei capostazione succeduti negli
anni.
Museo che realizza il sogno di appassionati delle ferriovie e da
chi ha sempre amato la propria città. Un luogo da visitare per
immaginare per un solo istante l'importanza delle comunicazioni
e quanto è stata importante per Montesilvano, per il suo
sviluppo, la stazione.
Grazie all'impegno costante dell'Acaf e dei suoi volontari, dopo
anni qualcosa sta cambiando sul serio, perchè si torna a parlare
di ciò che c'è di bello a Montesilvano. Ed è solo l'inizio.
Pasquale Di Nardo in visita al museo del treno di Montesilvano
Giovedì 22 marzo 2102, dalle ore 12,30, il Dott.Pasquale Di
Nardo,
Presidente del Consiglio di Amministrazione della Ferrovia
Adriatico Sangritana spa (FAS),
è stato in visita al museo ferroviario di Montesilvano ACAF.
( Nella foto locomotiva diesel da manovra: la "Badoni" 245.10001
del 1964 )
Colazione
sul vagone storico ex bagagliaio per treni merci del 1934,
oggi"sala convegni"
Intrattenutosi anche a colazione, accolto dal Direttore museale
Ing.Antonello Lato,
dal consulente storico Dott.Renzo Gallerati e dai soci Acaf Dino
Di Nicola, Fiore Pilla,
Salvatore Di Fazio, Angelo Primiterra e Nicolino Di Pietro, ha
manifestato soddisfazione
e compiacimento per l'interessante attività del sodalizio, nel
salvaguardare la nostra
storia ferroviaria recente e meno.
Il Presidente Di Nardo ha altresì rivolto all'Acaf il
cortesissimo invito a recarsi in visita
presso le infrastrutture aziendali FAS, in vista delle
iniziative culturali e celebrative
in occasione del suo primo centenario di attività (1° agosto
1912).
L'incontro si terrà a Lanciano avrà luogo il 5 aprile prossimo,
alle ore 11.
"vaporiera" del 1924, del tipo FS (ex SFB) gruppo 940.052.
Approvata dal Comune e dall'attuale Giunta i lavori per la nascita
dell'auditorium, al Museo del Treno. Sarà una struttura a carattere
removibile ma che potrà ospitare molti posti a sedere per incontri,
maniifestazioni, proprio accanto alla Stazione. ( Foto scattata
l'anno scorso alla presentaizone del progetto di Gianni Scannella,
geometra comunale)
Una struttura simile era già esitente ma fu distrutta dai
bombardamenti della seconda guerra mondiale. Nascerà di nuovo, in
legno, leggera, per proteggere, inoltre le sue locomotive, preziose
per la storia della città.
Il progetto, disegnato dal geometra comunale Gianni Scannella, verrà
collocato nell’area attigua al fabbricato viaggiatori (ex scalo
merci – piano caricatore) della stazione ferroviaria.
Parte di essa è sede dei veicoli storici del Museo del treno.
L’opera in materiale leggero e dal carattere removibile si prefigge
il duplice scopo di restituire al patrimonio cittadino una struttura
simile e tipica degli ottocenteschi scali merci ferroviari,
distrutta rovinosamente da incursioni aeree durante l’ultima Guerra
mondiale e di porre al riparo da agenti atmosferici lo stesso
patrimonio storico veicolare risalente agli anni Venti, Trenta,
Cinquanta e Sessanta del Novecento (dieci veicoli, ristrutturati
esteticamente, a carico del Comune).
Tutta la struttura verrà realizzata mediante carpenteria in legno
con tiranti metallici e in seguito, per favorire il suo utilizzo in
tutte le stagioni, potrà essere dotata di appositi teli avvolgenti
in pvc finestrati. Il manto esterno di finitura della copertura sarà
scelto sulla base della tipologia tipica caratterizzante le
strutture d’epoca. Particolare importanza sarà riservata
all’isolante termico acustico in riferimento ai parametri imposti
dalle normative in fatto di risparmio energetico e comfort acustico.
Il costo dei lavori compresi gli allacci ai pubblici servizi e gli
oneri per la sicurezza ammontano a 95.500 euro. L’opera verrà
realizzata da una ditta esterna dopo aver affidato i lavori tramite
regolare bando di gara.
Domenica 29 Gennaio 2012 16:16 | Scritto da Angela Curatolo
Il
27 gennaio a Montesilvano, molte le conferenze e gli eventi
svolti per ricordare la Shoà, in Comune incontro tra alunni
e testimoni della storia come Diodati che ha commosso il
pubblico della Santavenere, i Giovani Democratici hanno
analizzato al Museo del treno i passaggi storici in un
vagone dello stesso tipo usato per il trasporto degli ebrei,
modello FS "F1925"; all'Istituto Alessandrini l'associazione
partigiani ha organizzato reading di pagine di letteratura
sull'argomento, l'associazione Otrè a Sant'Antonio ha
realizzato altro evento.
Al
Museo del treno Giovani Democratici incontrano la storia.
Al Museo del Treno, presso la stazione di Montesilvano, si è
svolto l’incontro/dibattito a ricordo di tutte le vittime
del nazismo e del fascismo, ospite Paride Paolini, assessore
alle politiche giovanili di Penne, ha commentato le immagini
della storia, ricordando i passaggi che hanno poi portato
allo sterminio di massa degli ebrei nei campi di
concentramento, agli esperimenti mostruosi e a quella che i
nazisti chiamarono Soluzione finale.
"Il Giorno della Memoria non è una mobilitazione
collettiva per una solidarietà ormai inutile. È piuttosto,
- spiegano i GD di Montesilvano - un atto di
riconoscimento di questa storia: come se tutti ci
affacciassimo dei cancelli di Auschwitz, a riconoscervi il
male che è stato".
Paride Paolini al Museo del treno ha ripercorso i passi che
hanno portato alla soluzione finale.
E' stato scelto il museo del treno dai GD, non a caso,
il loro dibattito si è svolto all'interno di uno dei quattro
vagoni ferroviari storici preservati. "Si tratta di un
rotabile, appositamente riconvertito a sala video, dello
stesso tipo tristemente famoso: il modello FS "F1925", in
circolazione sino alla fine degli anni '70, ma requisito
dalle autorità naziste e della RSI per il trasporto di
ebrei, militari italiani "non allineati" con la Repubblica
Sociale Italiana o prigionieri dopo l'otto settembre del
1943, oppositori del regime, omosessuali, testimoni di
Geova, zingari, bambini, anziani, disabili con le loro
famiglie". ha precisato il consulente storico dell'Acaf,
associazione che cura il Museo, Renzo Gallerati.
Arch. Marco Volpe tra gli spettatori al Museo del treno.
"Veicoli
dello stesso tipo sono da tempo esposti nei locali
sotterranei (una volta magazzini di carico e scarico), nei
pressi del noto "binario 21" di Milano Centrale".
Prosegue nel racconto, "Una volta carichi di diverse
migliaia di destinati ai campi concentramento e sterminio,
tali rotabili venivano fatti risalire a quota dei binari di
partenza per comporre i lentissimi ed insopportabili treni
(porte piombate, nessuna sosta per esigenze igieniche nè
alimentazione), con ogni condizione climatica alla volta dei
luoghi dell'Olocausto". Aggiunge, "Con il silenzio
obbligato dalla scorta nazista delle SS ai ferrovieri
italiani e tedeschi”.
Anpi all'Alessandrini. Il futuro nella memoria
All'Alessandrini la Sezione ANPI di Manoppello, la
Fondazione Brigata Majella, ha promosso un incontro,
"Il futuro nella memoria", molto toccante, con
gli alunni della scuola, filmati, reading di pagine della
letteratura sulla Shoà di autori come Primo Levi, Il diario
di Anna Frank, letto dai ragazzi, coinvolgendoli in un
incontro che ha analizzato la figura dei giovani partigiani
nella seconda guerra mondiale, "Così
giovani, a volte, anche della vostra età, 16 anni".
All'Istituto Alessandrini era tra gli spettatori dell'evento
l'ex sindaco di Montesilvano Renzo Gallerati insieme al suo
insegnate di filosofia al liceo, prof. Renato Guarino.
L'Anpi oggi non è solo aperta ai partigiani e ai loro discendenti ma
a tutti, ha voluto far sapere, durante la conferenza, l'esponente
dell'associazione.
Dibattiti, incontri, filmati, letture, Montesilvano ha saputo
dimostrare di esserci nelle sue forme e colori diversi in queste
occasioni.
Il Centro, 01 settembre 2011
— pagina di Montesilvano
MONTESILVANO. Si è svolto a Montesilvano il quarto concorso
ferromodellistico di Acaf Montesilvano. A fare da cornice, il
diorama di Antonello Lato. Il concorso ha raccontato la storia che,
nel 1934, dopo l'apertura della linea ferrata Penne-Pescara (1929),
il Comune capoluogo della giovane Provincia di Pescara (1927) e le
competenti direzioni di Fs e Fea spa (Ferrovie elettriche
abruzzesi), consegnano alle comunità interessate il cavalcavia
ferroviario in zona Zanni di Pescara. «Sino ad allora, la rete Fea,
nell'abitato di Pescara correva in sede attigua alla Statale Anas
Adriatica, per attestarsi ai due passaggi a livello di Pescara
Centrale (nell'odierna via Silvio Pellico)», racconta Renzo
Gallerati consulente storico del "Museo del treno" di Montesilvano.
«Oltre le barriere Fs, la stessa Fea eserciva la linea urbana con
la tramvia da Zanni alla Pineta di Pescara, dotata di diramazioni
verso la stazione di testa Pescara Porto (poi solo direzione
d'esercizio, deposito-officina) e le rimesse (nell'attuale zona
stadio). Il cavalcavia, attentamente riprodotto dall'ingegnere
Antonello Lato (direttore del Museo del Treno di Montesilvano),
riconsegnano alla contemporaneità culturale e ferromodellistica un
manufatto del passato, che consentì agli innumerevoli viaggiatori da
Penne in giù, della vallata vestina, di giungere a Pescara, senza
più attraversare a piedi il passaggio a livello delle Fs, per
incarrozzarsi sulla tramvia o vettura tramviaria della stessa Fea».
Renzo Gallerati, consulente storico "Museo del treno" di
Montesilvano, Pe, commenta il diorama di Antonello Lato,
direttore del museo, che ricorda con nostalgia il tracciato Fea
Penne - Pescara. Un tuffo nel passato, nella storia attraverso
le ferrovie. Le foto sono di Achille Rasetta.
Siamo nel 1934... dopo alterne vicissitudini, dall'apertura
della linea "Penne-Pescara" (1929), finalmente il Comune
capoluogo della giovane Provincia di Pescara (1927) e le
competenti direzioni di FS e FEA spa (Ferrovie Elettriche
Abruzzesi), consegnano alle comunità interessate il cavalcavia
ferroviario in zona "Zanni" di Pescara.
Sino ad allora, la rete FEA, nell'abitato di Pescara correva in
sede attigua alla Statale ANAS "Adriatica", per attestarsi ai
due PL di Pescara Centrale (nell'odierna via Silvio Pellico).
Oltre le barriere FS, la stessa FEA eserciva la linea urbana con
la "tramvia" da "Zanni" alla "Pineta di Pescara", dotata di
diramazioni verso la stazione di testa "Pescara Porto" (poi solo
direzione d'esercizio, deposito-officina) e le rimesse
(nell'attuale zona stadio).
Il cavalcavia, attentamente riprodotto dall'amico Ing.Antonello Lato
(Direttore del Museo del Treno di Montesilvano), riconsegnano alla
contemporaneità culturale e ferromodellistica un manufatto del
passato, che consentì agli innumerevoli viaggiatori da Penne in giù,
della vallata "vestina" di giungere a Pescara, senza più
attraversare a piedi il PL delle FS, per incarrozzarsi sulla tramvia
o vettura tramviaria della stessa FEA. Il diorama è stato accolto,
con successo, nell'ambito dell'iniziativa in oggetto.
Oggi, i quei luoghi insistono una strada comunale (ex tracciato
sopraelevato FEA) e un'asse viario (ex sedime FS), per l'imminente
instradamento della filovia esercita da GTM spa (erede FEA), con
attigua pista ciclabile e afferenti aree di verde pubblico
attrezzato, nel primo lotto tra Pescara Centrale e Montesilvano/Palacongressi-zona
alberghiera.
MONTESILVANO. Si rinnovano gli appuntamenti con la
borsa-scambio di modellismo e con il concorso di
ferromodellismo.
Le due iniziative, rispettivamente alla quinta e alla quarta
edizione, sono organizzate dall’Acaf (Associazione culturale
amatori ferrovie).
I due appuntamenti saranno ospitati oggi, dalle 9.30 alle
17, nelle sale espositive dell’hotel Serena Majestic. Alle
16.30 è fissata la cerimonia di premiazione del concorso,
che ha come tema la riproduzione in scala 1:87 di luoghi e
veicoli di ambientazione ferroviaria. Parteciperanno alla
giornata espositori e concorrenti provenienti da diverse
regioni. (r.a.b)
Domenica 28 agosto al Serena MAjestic, Montesilvano (PE),
9,30 alle 17. Antonio Schiavone, presidente
Acaf-Montesilvano e Antonello Lato, direttore del Museo del
Treno-Montesilvano annunciano che L'Associazione Culturale
Amatori Ferrovie di Montesilvano, organizza la 5^ edizione
della "borsa-scambio" di modellismo e del 4° concorso di
ferromodellismo.
L'evento, cui partecipano numerosi espositori e concorrenti
da diverse regioni italiane, è patrocinato dalle Presidenze
del Consigio Regionale e Provinciale, dalla Città di
Montesilvano.
Anche per quest'anno sono attesi i moltissimi ospiti delle
occasioni precedenti, a partire dalle ore 9,30 sino alle ore
17 di Domenica 28 agosto 2011, presso le sale espositive
(primo piano) dell'Hotel "Serena Majestic" di Montesilvano.
La cerimonia di premiazione dei vincitori del 4° concorso,
inerente la riproduzione in scala 1:87 di luoghi e veicoli
ad ambientazione ferroviaria, avrà luogo alle ore 16,30. Per
la circostanza sono stati invitati il Sindaco di
Montesilvano Pasquale Cordoma, autorità locali e regionali,
oltre il Responsabile relazioni esterne (Abruzzo-Marche e
Molise) di FSitaliane Dario Recubini, il Presidente di
Sangritana spa Pasquale Di Nardo e il Presidente di GTM spa,
Michele Russo.
Grazie alla rinnovata e generosa disponiblità del gruppo
cittadino dei Volontari del Soccorso della Croce Rossa
Italiana, sarà anche svolto un servizio navetta tra la
struttura alberghiera
e il locale Museo del Treno, gestito dalla stessa Acaf, allo
scopo di favorire le visite gratuite al sito di quanti
interessati all'ammirazione di 10 veicoli storici (2
locomotive e 8 vagoni) di epoche diverse della prima metà
del Novecento, oltre dispositivi diversi, attrezzature,
uffici ricostruiti, videoteca, guida simulata di un
locomotore elettrico, cimeli e vestiario d'epoca.
MOSCUFO. La
riproduzione modellistica della stazione ferroviaria della ex Fea di
Moscufo, che si trova in località Bivio Casone, partecipa da oggi a
domenica al rassegna nazionale di modellismo ferroviario di
Avezzano, nei locali della scuola media statale Vivenza. La scelta
dello scalo Fea del centro vestino é stata dettata dall'unicità di
alcune soluzioni architettoniche e dall'ottimo stato di
conservazione dell'edificio, che è stato restaurato di recente dal
Comune. La riproduzione (in scala 1 a 87) della stazione delle
Ferrovie elettriche abruzzesi di Moscufo e delle aree pertinenziali
é una fotografia fedele dello stato dei luoghi all'epoca
dell'inaugurazione, avvenuta nel 1929. «Questo piccolo capolavoro»,
racconta il sindaco Alberico Ambrosini, «é opera di Antonello Lato,
direttore del Museo del Treno di Montesilvano, che si é occupato
della realizzazione insieme a Domenico De Pietro e Berardo Di Nicola
con il sostegno (logistico ed economico) dell'Acaf (Associazione
culturale amatori ferrovie di Montesilvano). I lavori per realizzare
la riproduzione della stazione sono cominciati ad aprile e nei
giorni scorsi l'opera é stata esposta in anteprima all'interno del
Museo del Treno di Montesilvano». I primi ad ammirare il diorama
statico della stazione sono stati proprio il sindaco e gli assessori
Emanuele Faieta e Massimo Di Domenico. Ambrosini e una delegazione
comunale saranno presenti alla premiazione del concorso di
modellismo abbinato alla rassegna avezzanese, in programma lunedì,
26 giugno.
LA
RIPRODUZIONE DELLA STAZIONE DI MOSCUFO AD OPERA DI ANTONELLO
LATO, DIRETTORE DEL TRENO DI Montesilvano, AL CONCORSO
NAZIONALE DI MODELLISMO FERROVIARIO- 26 giugno, la
premiazione
Museo del Treno,
Diorama Stazione BIvio Casone
La riproduzione
modellistica della stazione ferroviaria FEA di Moscufo, che
si trova in località Bivio Casone, parteciperà da venerdì a
domenica al Rassegna Nazionale di Modellismo Ferroviario di
Avezzano, nei locali della scuola media statale Vivenza.
La scelta della
FEA di Moscufo è stata dettata dall’unicità di alcune
soluzioni architettoniche e dall’ottimo stato di
conservazione dell’edificio ( restaurato di recente dal
Comune ).
La riproduzione
(in scala 1:87) della stazione FEA (Ferrovie elettriche
abruzzesi) di Moscufo e delle aree pertinenziali è una
“fotografia” fedele dello stato dei luoghi all’epoca
dell’inaugurazione, avvenuta nel 1929.
“Questo piccolo
capolavoro – spiega il sindaco Alberico Ambrosini – è opera
di Antonello Lato, direttore del Museo del Treno di
Montesilvano, che si è occupato della realizzazione insieme
a Domenico De Pietro e Berardo Di Nicola con il sostegno
(logistico ed economico) dell’Acaf (Associazione Culturale
Amatori Ferrovie di Montesilvano). I lavori per realizzare
la riproduzione della stazione sono cominciati ad aprile e
nei giorni scorsi l’opera è stata esposta in anteprima
all’interno del Museo del treno di Montesilvano”. I primi ad
ammirare il diorama statico della stazione sono stati
proprio il sindaco e gli assessori Emanuele Faieta e Massimo
Di Domenico. Ambrosini e una delegazione comunale saranno
presenti alla premiazione del concorso, in programma il 26
giugno .
Modellismo che passione, anche stazione FEA
Moscufo
in mostra
Riprodotta per rassegna modellismo ferroviario
Avezzano
23
giugno, 11:38 (ANSA)
- PESCARA, 23 GIU -
La riproduzione modellistica della stazione ferroviaria FEA di Moscufo,
che si trova in localita' Bivio Casone,
partecipera' da venerdi' a domenica al Rassegna
Nazionale di Modellismo Ferroviario di Avezzano.
La scelta della FEA di Moscufo e' stata dettata
dall'unicita' di alcune soluzioni
architettoniche e dall'ottimo stato di
conservazione dell'edificio (restaurato
recentemente). La riproduzione della stazione
FEA (Ferrovie elettriche abruzzesi) di Moscufo e
delle aree pertinenziali e' una ''fotografia''
fedele dello stato dei luoghi all'epoca
dell'inaugurazione, avvenuta nel 1929.(ANSA).
Visita,
al Museo del Treno di Montesilvano, del Sindaco di Moscufo
Alberigo Ambrosini, insieme agli Assessori Emanuele Faieta
(cultura)e Massimo Di Domenico (attività sociali), ieri 19
giugno 2011.
Foto a cura
di Achille Rasetta
Diorama
Stazione Bivio Casone, Moscufo (PE)
Non poteva mancare la delegazione comunale di Moscufo,
guidata dal sindaco Ambrosini, alla presentazione, in
anteprima, del diorama statico in scala 1:87 della stazione
della Società "Ferrovie Elettriche Abruzzesi" del loro
Comune (ubicata in località "Bivio Casone" e da poco
ristrutturata dallo stesso Ente Locale) al Museo del treno
della città di Montesilvano .
L'infrastruttura ferroviaria della ferrovia a scartamento
ridotto "Penne-Pescara" (1929-1963), che ebbe l'allocazione
della sottostazione di conversione per l'alimentazione
elettrica della linea, è stata fedelmente riprodotta allo
stato di esercizio dell'anno 1929 (periodo seguente
l'inaugurazione).
La riproduzione modellistica risulta essere tra quelle
candidate ad apposito concorso, nell'ambito della Rassegna
Nazionale di Modellismo Ferroviario di Avezzano (24,25 e 26
giugno 2011, presso Scuola Media Statale "Vivenza).
Sindaco
Ambrosini di Moscufo, ex dirigente di Montesilvano, insieme
all'ex sindaco di Montesilvano Gallerati
Dopo studi, ricerche storiche, visualizzazioni di
cinegiornali "Luce", sopralluoghi ripetuti e ascolto di
testimonianze verbali, l'Ing.Antonello Lato (direttore del
Museo del Treno) riesce, con l'ausilio di soci Acaf quali
Dino Di Nicola, Domenico De Pietro, Renzo Gallerati, Angelo
Primiterra e Salvatore Di Fazio, a conseguire un nuovo
obiettivo del sodalizio: far rivivere, attraverso il
modellismo, i fasti e i periodi difficili della
indimenticata "ferrovia della vallata del Tavo".
Non si tratta infatti della sua prima opera in tema: dopo le
stazioni capolinea di "Città di Penne" e "Pescara-Porto"
(ancor oggi esistenti e decadenti), il progettista ed
esecutore primario di tali "manufatti" ferromodellistici, ha
scelto lo scenario e le opere civili di Moscufo,
architettonicamente uniche ed impegnative, rispetto alle
altre dell'intera linea, dismessa il 19 giugno 1963.
La
delegazione di Moscufo visita le carrozze del museo del
treno.
Visita
degli sudenti delle classi quarte, sezioni B,C,D,E, della Scuola
Primaria del Primo Circolo Didattico cittadino (plesso di Piazza
Diaz), nella giornata di ieri, accompagnati dalle Docenti Teresa
Cilli, Patrizia Lorenzetti, Adelia Di Giovacchino e Anna Toppi,
oltre i genitori rappresentanti di classe.
Per questo anno
termina il programma di accoglienza delle scolaresche,
nell'ambito degli obiettivi didattici degli istituti scolastici
della Provincia e l'Associazione Culturale Amatori Ferrovie (Acaf).
Ad introdurre gli studenti (euforici anche per il loro ultimo
giorno di lezione) sono stati l'Ing.Antonello Lato, Direttore
del Museo del Treno gestito dalla stessa Acaf, nonchè le guide
volontarie Fiore Pilla e Dino Di Nicola, già ferrovieri e soci
del sodalizio, patrocinato dal Comune, Provincia e Regione.
Interessanti i contenuti storiografici dei veicoli visitati (due
locomotive e otto carri e carrozze d'epoca), riconvertiti a
spazi museali quali ufficio movimento, cabina di guida simulata
di un locomotore elettrico, materiale e attrezzature di
cantiere, vestiario e biglietteria non più in uso, il carro
"video-mediateca" per la proiezione di dvd sull'evoluzione
italiana del trasporto su ferro, l'approccio al grande plastico
sociale in scala 1:87 e le stazioni riprodotte nella scala
medesima (non più esistenti) di Montesilvano FS, Pescara
"porto", Montesilvano "spiaggia" e "colli", concludendo con
quella di Penne, tutte della cessata (1963) ferrovia elettrica
FEA "Penne-Pescara".
Il calendario per il nuovo anno 2011/2012, prevede la
prosecuzione delle visite in sito, con l'invito agli Istituti
Superiori (Liceo Scientifico, ITC e ITIS) della Città, oltre le
altre realtà formative del territorio.
Prima dell'avvio delle lezioni ordinarie, sarà la volta dei non
giovanissimi frequentatori delle "Università della Terza Età" di
Montesilvano e Provincia.
Museo del treno, 'spediti' i lavori
per la tettoia
Autorizzazione opere per realizzazione tettoia Museo del Treno
Montesilvano,
da parte di RFI
Procedono i lavori
per la realizzazione della tettoia al museo del treno di
Montesilvano da parte della RFI. Ne dà notizia sugli
aggiornamenti l'ex sindaco di Montesilvano Renzo Gallerati.
"Settore LL.PP. del Comune può procedere con l'elaborazione
progettuale definitiva, - spiega Renzo Gallerati -quindi, dopo
le approvazioni interne,con il varo del progetto esecutivo."
Il prossimo passo
sarà quello di "avviare la gara d'appalto, dopo aver reperito
fondi propri o in compartecipazione".
Riprende il programma di visite di scolaresche al Museo del
Treno di Montesilvano. Renzo Gallerati, consulente storico del
"Museo del Treno" racconta come è andata
la prima visita di Primavera
Con i ragazzi
della classe "2^ B", iscritti alla Scuola Media Statale "Villa
Verrocchio" di Montesilvano, è ripreso il ciclo primaverile
delle visite gratuite e guidate presso il locale Museo del
Treno.
L'incontro didattico di circa tre ore, è stato reso possibile
dalla Dirigenza Scolastica e dai Docenti Giuseppina Cocca e
Giuseppe Di Stefano.
Presenti il
Presidente dell'Associazione Culturale Amatori Ferrovie (ACAF)
Antonio Schiavone, il Direttore del Museo del Treno Antonello
Lato e i soci-guida Dino Di Nicola e Fiore Pilla, sono stati
illustrati ai giovani studenti i diversi ambienti del sito,
veicoli storici (2 locomotive e 8 vagoni FS), cimeli,
attrezzature,vestiari e biglietti d'epoca, segnalamento storico,
smistamento collettame e posta del Novecento, cabina per la
guida simulata di una locomotiva elettrica e plastico sociale in
scala 1:87.
All'interno del
vagone "video-mediateca" del 1926 (del tipo utilizzato per le
deportazioni della seconda guerra mondiale), sono stati
proiettati documentari e filmati di interesse
storico-ferroviario.
La classica "merenda" della ricreazione è stata consumata "a
bordo" di un ex carro bagagliaio per treni merci del 1934,
appositamente riconvertito.
Montesilvano, nuovo auditorium alla Stazione ferroviaria
Si è svolto un incontro tra il sindaco Pasquale Cordoma,
l’assessore Claudio Daventura e il direttore di
Produzione della RFI del gruppo FS Luciano Frittelli,
il responsabile delle Relazioni esterne delle FS Abruzzo, Marche
e Molise Dario Recubini, il direttore del Museo
del treno gestito dall’Acaf di Montesilvano Antonello
Lato e i soci fondatori Renzo Gallerati, ex
sindaco di Montesilvano e consulente storico del museo,
e Fiore Pilla, per la realizzazione di una
copertura di carattere removibile ad integrazione delle
strutture esistenti del Museo del Treno, presso la Stazione
Ferroviaria di Montesilvano, che avrà la duplice funzione di
auditorium e di sala espositiva.
Il
progetto, disegnato dal geometra comunale Gianni
Scannella, verrà collocato nell’area attigua al
fabbricato viaggiatori (ex scalo merci – piano caricatore) della
stazione ferroviaria. Parte di essa è
sede dei veicoli storici del Museo del treno. L’opera in
materiale leggero e dal carattere removibile si prefigge il
duplice scopo di restituire al patrimonio cittadino una
struttura simile e tipica degli ottocenteschi scali merci
ferroviari, distrutta rovinosamente da incursioni aeree durante
l’ultima Guerra mondiale e di porre al riparo da agenti
atmosferici lo stesso patrimonio storico veicolare risalente
agli anni Venti, Trenta, Cinquanta e Sessanta del Novecento
(dieci veicoli, ristrutturati esteticamente, a carico del
Comune).
Tutta
la struttura verrà realizzata mediante carpenteria in legno con
tiranti metallici e in seguito, per favorire il suo utilizzo in
tutte le stagioni, potrà essere dotata di appositi teli
avvolgenti in pvc finestrati. Il manto esterno di finitura della
copertura sarà scelto sulla base della tipologia tipica
caratterizzante le strutture d’epoca. Particolare importanza
sarà riservata all’isolante termico acustico in riferimento ai
parametri imposti dalle normative in fatto di risparmio
energetico e comfort acustico. Il costo dei lavori compresi gli
allacci ai pubblici servizi e gli oneri per la sicurezza
ammontano a 95.500 euro. L’opera verrà
realizzata da una ditta esterna dopo aver affidato i lavori
tramite regolare bando di gara.
Luogo in cui sorgerà l'auditorium
“La
nuova struttura comunale che realizzeremo nel cuore della città
– spiega il sindaco Pasquale Cordoma – favorirà lo svolgimento
delle attività culturali. Il Museo del treno e la città avranno
così a disposizione uno spazio per allestire mostre, per le
visite di scolaresche, i convegni, i concerti, il teatro e le
attività culturali di vario genere. Il tutto agevolati da un
parcheggio pubblico attiguo. L’iniziativa museale, affidata alla
gestione dell’Associazione culturale amatori ferrovie, assume
anche il merito di bonificare un’area spesso identificata come
luogo di degrado urbano per la frequentazione di
tossicodipendenti , alcolizzati, disagiati sociali ed
extracomunitari”.
Montesilvano. congratulazioni a Schiavone, presidente Acaf, e
Lato, nuovo direttore del Museo.
Acaf (Associazione Culturale
Amatori Ferrovie) ha riconfermato, ieri, alla presidenza il P.I.
Antonio Schiavone (ultimo capostazione "titolare" di
Montesilvano FS-Rfi, prima dell'automazione della stazione
cittadina) e ha provveduto alla nomina del nuovo direttore del
"Museo del Treno", nella persona del Dott. Ing.Antonello Lato,
al posto del dimissionario P.I.Antonio Tortora.
Alla riunione è intervenuto il Sindaco Cordoma, socio onoriario,
che ha condiviso gli obiettivi sociali 2011, tra i quali la
progettazione di una tettoia lignea, in stile ottocentesco, per
"fabbricati merci", da destinare a luogo per convegni, concerti,
attività musicali, teatrali, musicali e di tutela dei veicoli
storici del museo (a oggi sono due locomotive e otto vagoni).
Il Sindaco ha assunto anche l'impegno di sollecitare il
Presidente della Regione Abruzzo, per la firma del decreto di
riconoscimento del Museo, tra quelli di interesse regionale e
locale, e la sua pubblicazione sul Bollettino Ufficiale della
stessa Regione.
Il Settore cultura della Regione, prima del terremoto, comunicò
all'Acaf l'avvenuta conclusione positiva dell'iter
ammInistrativo, sulla propria istanza ai sensi della Legge
Regionale 44/92.
Forte partecipazione alla cerimonia tenuta stamane. Ecco il racconto
Montesilvano
- C’è voluto oltre un lustro per arrivare all’inaugurazione,
ma il
Museo del Treno di Montesilvano è finalmente una realtà.
Inaugurato
oggi con bella partecipazione, l’unico esempio di ricostruzione
storico-sociale della storia ferroviaria della tratta litoranea
adriatica
(e non solo) è stato fortemente voluto dall’ACAF -
Associazione Culturale Amatori Ferrovie – della città, che vede tra le
sue anime più attive l’ex sindaco Renzo Gallerati.
L’attuale Vicepresidente del Consiglio Provinciale di Pescara, appassionato da
sempre di binari e convogli, fondò nel 2002 l’ACAF cui oggi è Presidente Antonio
Schiavone, l’ultimo capostazione di Montesilvano e fece acquisire dalla
Municipalità la splendida locomotiva gruppo 940, iniziale nucleo dell’expo.
L’allestimento consta di
due tronconi di treno, i cui vagoni rigorosamente d’epoca ospitano le
ricostruzioni delle biglietterie, delle sale-movimento, dell’ufficio postale,
dei servizi compresi gli attrezzi, i quadri comando, le divise fino al kit
completo per registrazioni e vidimazioni dei documenti di viaggio.
Un museo all’aria aperta
dove poter davvero toccare con mano l’universo mondo della mobilità sui binari.
Tutti i partecipanti istituzionali alla cerimonia –l’attuale Primo Cittadino
Cordoma, gli Assessori provinciali Fornarola e Fidanza, il responsabile PR
Trenitalia Recubini, le rappresentanze delle forze dell’ordine, Polfer adriatica
in testa- hanno sottolineato quanto questa realtà possa essere luogo di
riflessione sulla identità territoriale specifica e la enorme valenza educativa
che possiede.
Montesilvano ha
praticamente cominciato ad esistere come città moderna da quando è ‘discesa’ al
mare, e ciò è avvenuto con l’apertura della tratta Adriatica da Ancona a Foggia,
oltre 140 anni fa. Tutta la cittadinanza potrà quindi condividere la passione
che sta dietro una cosa che testimonia in modo concreto quanto, con l’arrivo
della ferrovia, la collettività locale e regionale si è indubitabilmente
sviluppata.
L’area è stata arricchita
con un monumento ai caduti della ferrovia
(per incidenti o cantieri) del macchinista in pensione Antonio Tortora,
tutto realizzato assemblando creativamente pezzi veri di materiale d’uso.
Il giusto corollario ad un materiale, quello ospitante il Museo, che fu usato
perfino per tradurre nei campi di concentramento gli ebrei della shoah.
Quanto al ruolo
fortissimo che, in termini di cultura del treno, possono svolgere le
associazioni di volontari appassionati, chiare le parole di Dario
Recubini:
“Non c’è ormai più necessità della presenza fisica umana
nelle stazioni
–ha detto- Per far viaggiare i treni per lunghe tratte
si liberano quindi tantissimi edifici, che diamo volentieri in comodato
gratuito.
Dato che esula dal nostro compito quello che va oltre il far
viaggiare
in economia cose e persone, non possiamo occuparci anche dei
manufatti inutilizzati, ma siamo lieti di non vederli disfare per
abbandono.
Qui ci sono amplissimi spazi per le attività culturalmente
valide in senso lato.”
Come, per esempio, luoghi protetti dove
allestire plastici ferroviari…
Inaugurato nell'area ex scalo merci il
Museo del Treno
Inaugurato ieri a Montesilvano dal
sindaco Cordoma il Museo del Treno
(area ex scalo merci della stazione Fs ). Su un binario morto sono stati
collocati, dopo un meticoloso restauro effettuato da ex ferrovieri
dell'associazione ACAF, una locomotiva a vapore del 1924 e 4-5 vagoni.
In questi ultimi sono stati ricostruiti diversi "ambienti" d'epoca, dalla
sala stazione con le leve di comando-banco il cui operava il capostazione,
al bagagliaio postale, fino alla garitta del frenatore.
il Centro — 25 aprile
2009 pagina 34 sezione: CRONACA
MONTESILVANO. Nel 1932 fu realizzato per
trasportare da Nord a Sud le merci prodotte dall’Italia fascista di
Mussolini. Ma con la Seconda guerra mondiale il destino del vagone merci
mutò: venne utilizzato dai tedeschi per portare i prigionieri nei campi
di concentramento della Germania. La terza vita del vagone merci
ricomincia dal binario morto di Montesilvano: il vagone della
disperazione, salvato dalla demolizione per l’impegno dei ferrovieri in
pensione, diventa il luogo della memoria. Nei 42 mq dove furono stipati
i deportati, si studia la storia. E’ questo il simbolo del museo del
treno inaugurato ieri. Svelato anche il monumento alle vittime della
rotaia: una scultura realizzata con i binari della ferrovia dismessa
Pescara-Penne dedicata a Ennio Mazzocchetti , macchinista di Rfi caduto
in servizio sulla linea del Brennero nel 2001, e a Galizio Sciarretta ,
capotreno delle Ferrovie elettriche abruzzesi ucciso alla guida del
convoglio con una scarica di mitraglietta all’uscita della galleria
Collettuccio di Loreto. La scultura è stata realizzata da Antonio
Tortora . Il museo del treno, accanto alla locomotiva 940-52 del 1924, è
«sito di interesse locale e regionale»: tre vagoni nei quali è stata
ricostruita la vita ferroviaria del passato. Antonio Schiavone ,
presidente dell’Acaf e ultimo capostazione di Montesilvano, ieri ha
lanciato un appello ai giovani: «Questo luogo è aperto alle visite
guidate». Il vagone-aula studio, infatti, è dotato di videoproiettore
per la visione di documentari. Negli altri vagoni sono ricostruiti gli
uffici del passato: «Questo museo», spiega Renzo Gallerati , vice
presidente della Provincia, «è nato gratis per tenere in vita la storia
affascinante del trasporto su rotaia». «Così», ha sottolineato il
sindaco Pasquale Cordoma , «si custodisce la memoria». Presenti anche
gli assessori provinciali Enzo Fidanza e Paolo Fornarola che ha regalato
a Gallerati un libro di Paolo Rumiz sulle ferrovie in Italia, Dario
Recubini del gruppo Fs, il dirigente Polfer Rosario Cutellè e il
luogotenente dei carabinieri Pasquale Di Palo . Pietro Lambertini
il Centro — 11 gennaio
2007 pagina 07 sezione: PESCARA
MONTESILVANO. Cimeli, diorami, modelli,
stampa specializzata, documentazione in video. Ma soprattutto una
locomotiva a vapore d’epoca e sei vagoni tirati a lucido sul posto.
Questo, e altro ancora, è il «Museo del treno» allestito all’interno
della stazione ferroviaria dalla locale Acaf, l’Associazione culturale
amatori delle ferrovie, costituitasi nel 2002. Gli amici del treno
hanno inviato recentemente, alle scuole elementari e medie un opuscolo
informativo per avviare un ciclo di visite guidate per le scolaresche.
«Lo scopo dell’iniziativa», sostengono gli organizzatori, «è di
favorire la promozione della cultura del trasporto publico, in
alternativa a quello individuale e privato. Inoltre vorremmo
sensibilizzare le giovani generazioni al fascino della ferrovia, del
treno come mezzo di spostamento, sempre più spesso utilizzato nei
collegamenti metropolitani». L’iniziativa è stata appoggiata dal
Comune. I locali della sede museale sono stati in parte messi a
disposizione dall’azienda delle Ferrovie a beneficio della città. Le
locomotive e i vagoni, invece, sono stati assegnati al Comune, che a sua
volta li ha affidati in comodato all’Acaf, che ha provveduto alla
ristrutturazione. I mezzi ferroviari sarebbero stati altrimenti
destinati alla demolizione per raggiunti limiti di età: la loro
costruzione risale infatti all’alba del secolo scorso. Oggi, invece,
possono essere ammirati in una originale esposizione. Museo munito
anche di plastici e di modelli, questi ultimi roproducono puntualmente,
in scala, «i luoghi ferroviari di Montesilvano con le ambientazioni
degli anni’ 60». I soci fondatori sono Antonio Brocco, Antonio
Schiavone (attuale presidente), Antonio Tortora, Berardo Di Nicola,
Mario Cocciadiferro, Mario Spada, Pierino De Caro, Pino Onesti, Quintino
Sportiello, Renzo Gallerati. Per fissare le visite guidate telefonare
allo 085.4680822, oppure allo 347.4483160. Nel 2007 il museo del treno
(www.acaf - montesilvano.it) è stato riconosciuto sito di interesse
regionale. (p.a.)
il Centro — 24 ottobre
2004 pagina 08 sezione: PESCARA
MONTESILVANO. Quest’anno compie 80 anni,
ma non li dimostra. Soprattutto adesso che, con un pizzico di
civetteria, si è rifatta il trucco. La “bella signora” è una locomotiva
a vapore in servizio un tempo a Santià Biella, in Piemonte, con tanto di
targa originale - 940.052 (il puntino è di rigore) -, che da qualche
tempo troneggia su un binario della stazione ferroviaria di
Montesilvano. Un po’ di rughe in verità le aveva, del resto piogge, sole
e gelo in tanti anni lasciano il segno, però il lifting certosino
eseguito in queste settimane da un gruppo di ex ferrovieri, soci della
Associazione culturale amatori delle ferrovie (Acaf), ha avuto l’effetto
di restituire l’antico splendore della gloriosa locomotiva. Molto è
stato fatto sotto il profilo estetico, soprattutto attraverso le
riverniciature con i colori originari, dopo aver scartavetrato a mano
l’ormai sbiadita copertura. Anche le parti meccaniche sono state
sistemate e ora alla locomotiva andata in pensione circa 15 anni fa,
oggi uno dei pezzi più pregiati del locale Museo del treno (che ha sede
in locali al piano terra dello scalo ferroviario) mancano solo gli
ultimi ritocchi. Per dicembre, secondo la tabella di marcia dei
ferrovieri-restauratori, potrebbe esserci la prima uscita ufficiale per
la regina del Museo. Presto inizierà anche il restauro dei sei vetusti
vagoni, costruiti tra il 1910 e il 1930 e anch’essi parcheggiati sui
binari della stazione di Montesilvano, con i quali sarà completata la
ricostruzione dell’antico treno e della locomotiva. Per la cronaca si
tratta di vagoni merci, che un tempo trasportavano per lo più prodotti
agricoli sfusi, ma nel periodo dell’ultimo conflitto mondiale furono
usati anche per i trasferimenti di prigionieri di guerra e di soldati al
fronte, come si evince dalla tracce di sigle e di codici sulle pareti di
legno. Un Museo del treno si costruisce con passione, pazienza, tempo. I
soci dell’Acaf stanno facendo in sordina un lavoro di valore culturale,
in una città segnata profondamente nella sua storia e nel suo sviluppo
territoriale dall’avvento della ferrovia. (p.a.)